Abelia x grandifolia Rehd– Abelia

 

DESCRIZIONE:

Pianta arbustiva legnosa e perenne, a chioma ramificata ed espansa generata da fusti multipli. Specie eliofila predilige terreni ben drenati di media o alta fertilità e in pieno sole. È originaria dell‘Asia orientale (Cina) è un ibrido che deriva dall’incrocio tra A. chinensis e A. uniflora, di larga distribuzione in ambito floro-vivaistico non si trova naturalizzata in Italia in quanto specie ancora legata solamente alla diffusione negli ambienti legati a parchi e giardini. Il nome del genere deriva dal medico naturalista inglese che per primo descrisse la specie in Cina, il Dottor Clarke Abel. Il nome specifico invece deriva dal latino “grandis” “folia” e significa “fiore grande”, data la dimensione dei fiori campanulati che raggiungono la lunghezza delle foglie. Esistono numerose varietà anche a portamento prostrato. Al genere appartengono circa 20 specie, mentre esistono diverse cultivar per ogni singola specie.

I rami sono opposti e flessi, sottili con andamento arcuato e ricadente, lunghi 1-1,8 metri.

Le foglie sono semi-sempreverdi, opposte, brevemente picciolate con una lamina ovata con margine finemente seghettato di colore verde scuro e apice acuminato. Possono diventare caduche in stagioni di freddo intenso e prolungato, inoltre all’arrivo dei primi freddi in autunno, cambiano colorazione diventando bronzo-rossastre.

I fiori sono ermafroditi molto profumati e compaiono all’ascella delle foglie e lungo le estremità dello stelo fiorale, riuniti in infiorescenze a cima apicali dotati di peduncoli, con calice campanulato lungo 1,5-2 cm con corolla a 5 sepali e 5 petali uniti alla base tubulare, l’apice dei petali è diviso assumono colore bianco o rosato, 5 stami intercalati ai petali con antere gialle. I sepali del fiore sono persistenti. L’impollinazione dei fiori è entomofila e tra gli insetti impollinatori vi è un forte richiamo delle api e altri pronubi. La sua fioritura è abbondante e si prolunga per mesi da Maggio fino a Ottobre quando ai primi freddi i fiori cadono terminando la loro vita.

I frutti si sviluppano dai fiori, sono acheni legnosi e contengono un seme singolo e rimangono coronati dai sepali persistenti.

L’apparato radicale è superficiale.

UTILIZZI:

Data la sua fioritura abbondante e prolungata è utilizzata in parchi e giardini a scopo ornamentale.
Non ci sono studi scientifici che attribuiscono una qualsiasi proprietà officinale all’ibrido, la sua parente genitoriale da cui deriva A. chinensis invece possiede numerosi glucosidi iridoidi (Tomassini et al., 2000 J. Nat. Prod.).

TRATTAMENTI FITOSANITARI. I trattamenti biologici naturali contro i parassiti della pianta sono reperibili sulla pagina TRATTAMENTI FITOSANITARI 

A cura di
Dott.ssa Sara Leo
Biologa Nutrizionista

Attenzione: si declina ogni responsabilità sull’utilizzo a scopo curativo o alimentare delle applicazioni officinali e alimurgiche le quali sono indicate a mero scopo informativo.