DESCRIZIONE:
Pianta arbustiva legnosa e perenne, può raggiungere i 3 metri di altezza, a crescita rapida, non sopporta i climi rigidi e le temperature minori di 6°C. La specie insieme ad altre appartenenti allo stesso genere, è originaria dell’Australia e della Nuova Zelanda. Il nome della specie deriva dal latino “citrinus” = “limone”, ed è dovuto al profumo delle foglie particolarmente simile a quello di limone.
È attualmente specie di larga distribuzione coltivata per abbellire giardini e parchi.
Arbusto adattabile anche in condizioni sfavorevoli, come i terreni aridi, ma non resiste ai rigidi inverni, si sviluppa bene in pieno sole, esistono circa 25 specie diverse.
La corteccia è bruno-grigia liscia inizialmente, con l’età essendo sensibile alle spaccature, tende alla colorazione marrone e a fessurarsi.
I rami sono pubescenti di colorazione grigia-rosata, sottili incurvati e ricadenti.
Le foglie sono permanenti, picciolate glabre e coriacee, lunghe 5-7 cm e alterne con una lamina lanceolata con margine intero di colore verde intenso e apice acuminato.
I fiori sono riuniti in un’infiorescenza a spiga terminale lunga 10-15 cm di colore rosso vivo, formata da centinaia di piccoli fiori rossi, a forma di scovolino caratteristica. I petali dei fiori sono piccoli ed inconsistenti mentre gli stami sono lunghi, numerosissimi e vivamente colorati di rosso. Esistono specie e/o varietà con colori diversi come bianco, verde, giallo, rosa, salmone, malva e porpora. Il polline è giallo e spicca sugli stami filamenti rossi. L’impollinazione è entomofila mentre nelle zone d’origine è soprattutto ornitocora.
I frutti sono capsule molto longeve che permangono sulla pianta per 3-4 anni. All’interno della capsula legnosa vi sono i semi piccoli e di colore bruno, trattenuti all’interno delle capsule indeiscenti in altre specie le capsule sono deiscenti in condizioni di bassa umidità.
UTILIZZI:
La pianta dato il suo aspetto ornamentale di rilievo viene utilizzata per l’abbellimento di parchi e giardini.
La pianta per le sue potenzialità terapeutiche veniva utilizzata in etno-farmacologia, per trattare diversi disturbi, come emorroidi, dissenteria, reumatismi, tubercolosi, bronchite e incontinenza urinaria.
La pianta in tutte le sue parti foglie, fiori e semi contiene polifenoli, alcaloidi, monoterpeni, acidi alifatici, tannini, sesquiterpeni, triterpeni e steroidi.
La pianta mostra proprietà antibatteriche imputate agli alcaloidi presenti. Recentemente è stato valutato l’effetto dell’estratto di alcaloidi delle foglie di C. citrinus nei confronti della crescita batterica dello Staphylococcus aureus, i risultati hanno evidenziato un effetto fortemente inibente la crescita batterica al pari dell’antibiotico ampicillina. Questi alcaloidi potrebbero in futuro essere utilizzati come potenziali composti utili allo sviluppo di antibatterici di origine vegetale (Mabhiza et al., 2016 International Journal of Medicinal Chemistry).
I fiori della pianta sono ricchi di polifenoli in particolare di antociani in forma glucosidata, poli-glicosilati e polimerici con proprietà antiossidanti, con capacità chelanti del ferro e ad attività anti-angiogenetica (Laganà et al., 2020 Plants).
TRATTAMENTI FITOSANITARI. I trattamenti biologici naturali contro i parassiti della pianta sono reperibili sulla pagina TRATTAMENTI FITOSANITARI
A cura di
Dott.ssa Sara Leo
Biologa Nutrizionista
Attenzione: si declina ogni responsabilità sull’utilizzo a scopo curativo o alimentare delle applicazioni officinali e alimurgiche le quali sono indicate a mero scopo informativo.