Pyracantha coccinea – Piracanta

Foto: da “Flora Informatizzata del Lazio” per gentile concessione di Bruno Petriglia

DESCRIZIONE:

Pianta arbustiva legnosa e perenne, dotata di spine da cui deriva il nome dal greco “pyra” = fuoco e “akanta” = spina. In primavera sviluppa grappoli di fiori bianchi profumati, simili a quelli del biancospino. A questi seguono in autunno numerosissime bacche gialle rosse o arancioni di lunga durata che permangono sulla pianta fino alla fioritura. L’origine Italiana è incerta pertanto è probabile sia specie naturalizzata in Italia, mentre è certa l’origine della pianta in Asia occidentale e nell’area del Caucaso e in Europa orientale e balcanica. È attualmente specie di larga distribuzione e di facile colonizzazione a rapida crescita, rustica adattabile a tutti i terreni, frequente in tutta Italia. Esistono una decina di specie diverse e varietà.

La corteccia è bruno-grigia liscia inizialmente, con l’età tende alla colorazione brunastra e a fessurarsi.

I rami sono contorti e lievemente pubescenti poi glabri.

Le foglie sono permanenti, pubescenti e picciolate poi glabre e coriacee, con una lamina obovato-lanceolata con margine prettamente intero o lievemente dentellato all’apice di colore verde intenso superiormente con nervature secondarie molto evidenti, apice acuminato e colorazione verde chiara inferiormente.

I fiori sono ermafroditi bianchi, profumati e riuniti in infiorescenze a corimbo dotate di peduncoli, corolla con 5 petali subrotondi, stami bianchi in numero multiplo ai petali (15÷20) inseriti sul margine di un ricettacolo bianco-verdastro con ovario monocarpellare glabro e un solo stilo biancastro. L’impollinazione dei fiori è entomofila e tra gli insetti impollinatori vi è un forte richiamo delle api e altri pronubi.

I frutti sono bacche globose di 4-7 mm ed eduli raggruppate in infruttescenze con peduncolo. Le bacche sono provviste di 5 semi neri a semicerchio ciascuna, inizialmente verdi poi a maturazione le bacche diventano gialle, arancioni o rosse a seconda della varietà. La fruttificazione avviene in autunno e la permanenza dei frutti sulla pianta è lunga fino alla primavera successiva.

UTILIZZI: 

La pianta dato il suo aspetto ornamentale di rilievo viene utilizzata come pianta da siepe.
In cucina i frutti maturi possono essere consumati freschi oppure cotti per la preparazione di marmellate e aromatizzare liquori.
Il suo legno di ridotte dimensioni e contorto non è lavorabile, pertanto non trova utilizzazione nella pratica.
Viene utilizzata nella medicina tradizionale per le proprietà diuretiche, cardiache e toniche dei suoi frutti e in parte dei suoi fiori.
La pianta è ricca infatti di due particolari flavonoidi chiamati piracantoside e rutina.

I frutti della Pyracantha, contengono flavonoidi come la rutina e il piracantoside, ma anche isoquercetina e iperoside, acidi grassi tra cui acido linolenico e palmitico, zuccheri, vitamine liposolubili come la vitamina A (diversi tocoferoli), vitamina K vitamina D, e steroli precursori delle vitamine liposolubili come il beta-sitosterolo, ergosterolo e stigmasterolo. I composti flavonoidi detengono la capacità antiossidante della pianta, in particolare la rutina e il piracantoside sono glucosidi flavonoidi che hanno effetti diuretici e tonificanti del cuore.

PREPARAZIONE INFUSO (uso interno): si prendono 20-30 g di fiori essiccati e si dispongono in una tazza in un colino per infusi, si fanno bollire a parte 250 ml di acqua e al momento dell’ebollizione si spegne il fuoco e si versa l’acqua nella tazza, si copre il recipiente e si attende 5-10 minuti; terminato questo tempo si filtra il liquido passando l’infuso attraverso il colino inserito nel recipiente (in alternativa se non si è disposto il colino, si filtra dopo); bere l’infuso preparato cosi fresco in alternativa può essere conservato in frigo per massimo 12 ore; se ne prendono 3 o 5 tazze al giorno di cui 1 sempre prima di dormire.

TRATTAMENTI FITOSANITARI. I trattamenti biologici naturali contro i parassiti della pianta sono reperibili sulla pagina TRATTAMENTI FITOSANITARI 

A cura di
Dott.ssa Sara Leo
Biologa Nutrizionista

Attenzione: si declina ogni responsabilità sull’utilizzo a scopo curativo o alimentare delle applicazioni officinali e alimurgiche le quali sono indicate a mero scopo informativo.