
Foto: da http://dryades.units.it di Andrea Moro
DESCRIZIONE:
Piccolo albero caducifoglie, dai frutti dolci e commestibili e chioma è globosa di colore verde chiaro o rosso a seconda della varietà. Il tronco è diritto ramificato fin dal basso, le radici sono fittonanti. Mesofila predilige terreni ben drenati ma è adattabile a diverse tipologie di suolo, resiste alla siccità. La specie è originaria dell’Asia ed è stata introdotta in Europa primariamente a scopo ornamentale, è naturalizzata in Italia. Il nome specifico “cerasifera” deriva dal latino “cerasus” nome con cui i latini chiamavano il ciliegio
La corteccia è bruno-rossastra dapprima rugosa poi con l’avanzare dell’età tende a fessurarsi e squamarsi.
Le foglie caduche sono picciolate e ovate o ellittiche, di lunghezza fino a 6 cm con margine seghettato e apice affusolato, di colorazione verde o rossa a seconda della varietà (es. rosse nella varietà Pissardii).
I fiori di piccole dimensioni (diametro 2,5 cm) bianchi o rosati, picciolati e portati singolarmente o in piccoli grappoli (fascetti), hanno 5 petali obovati, 24 stami con antere gialle-aranciate e uno stilo bianco-verdastro con stigma giallognolo. La fioritura può precedere la comparsa delle foglie o accompagnarla.
Il frutto è una drupa carnosa con mesocarpo giallo o rosso dolce ed edibile, con diametro di 3 cm, simili a ciliegie ma internamente ricordano le prugne data la presenza di un nocciolo (seme) di notevoli dimensioni. La maturazione dei frutti avviene durante l’estate. La disseminazione è ornitocora e zoocora.
UTILIZZI:
La pianta dato il suo aspetto ornamentale di rilievo (colori delle foglie e dei fiori e frutti) viene utilizzata come albero per l’abbellimento di parchi e giardini o come elemento per l’arte topiaria.
I frutti sono commestibili, di sapore acidulo quando acerbi diventano molto dolci e succosi a maturità, ricchi di antociani, acidi organici, pectina e minerali e tutti gli amminoacidi essenziali. Sono particolarmente apprezzati dagli uccelli, e dall’uomo che ne elabora prelibate confetture, li consuma freschi o li utilizza per bevande alcoliche e succhi.
È utilizzata in vivaismo come pianta portainnesti per altre specie di Prunus coltivate.
Non sono noti utilizzi nella medicina popolare di questa pianta, ma oggi sono oggetto di studio eventuali applicazioni di imaging cellulare in campo biomedico come sonda fluorescente nel rilevamento di ioni ferrici (Fe3+).
PREPARAZIONE SCIROPPO (dai frutti): dai frutti spremuti si ottiene un succo delizioso, si filtra e poi si aggiunge il doppio del suo peso di zucchero affinché non fermenti, si può preparare una ottima bevanda rinfrescante;
PREPARAZIONE CONFETTURA (dai frutti): dopo aver lavato 1 kg di frutti, si denocciolano e si mettono in una pentola e si aggiunge acqua fino a metà copertura, e si cuoce a fuoco lento, poi si aggiunge 1 kg di zucchero, si porta a ebollizione fino a gelatinizzazione del composto e si procede con l’invasamento.
TRATTAMENTI FITOSANITARI. I trattamenti biologici naturali contro i parassiti della pianta sono reperibili sulla pagina TRATTAMENTI FITOSANITARI
A cura di
Dott.ssa Sara Leo
Biologa Nutrizionista
Attenzione: si declina ogni responsabilità sull’utilizzo a scopo curativo o alimentare delle applicazioni officinali e alimurgiche le quali sono indicate a mero scopo informativo.