Rosmarinus officinalis L. – Rosmarino

 

 

 

Foto: da “Flora Informatizzata del Lazio” per gentile concessione di Bruno Petriglia

DESCRIZIONE:

Pianta arbustiva legnosa e sempreverde, ad aspetto cespitoso diritto o prostrato, chioma ramificata ed espansa generata da fusti multipli. È una pianta aromatica, emana un forte odore intenso a distanze di pochi metri. Specie termofila predilige un clima temperato o temperato-caldo, terreni ben drenati calcarei-silicei, a pH neutri e fertili. Non sopporta i venti gelidi e climi rigidi freddi e prolungati. È specie endemica in Italia e lungo le coste che si affacciano al Mar Mediterraneo.

I rami sono eretti e ascendenti, di colore marrone chiaro, pubescenti da giovani poi glabri e fibrosi, si diramano fin dalla base del tronco in modo abbastanza ramificato, diventano legnosi. I rami possono avere andamento prostrato.

Le foglie sono sempreverdi, opposte, lunghe 2-3 cm con una lamina lineare-lanceolata con margine intero e bordi revoluti fino all’apice, di colore verde scuro e lucide superiormente, biancastre e tomentose inferiormente, poste in fascetti ascellari lungo i rami. Le foglie sono molto aromatiche, ricche infatti di ghiandole oleifere.

I fiori sono ermafroditi molto profumati, bianchi azzurri o violacei e compaiono in racemi all’ascella delle foglie o agli apici dei rametti. I fiori hanno corolla alla base tubulare e all’apice bilabiata, il labbro superiore è bilobo, quello inferiore è trilobo, con il lobo centrale più grande e rigonfio. La corolla internamente è tomentosa e biancastra. Gli stami sono solo 2 quelli inferiori, sono ascendenti e superano la corolla. L’ovario è supero e costituito da 4 carpelli (quadripartito). L’impollinazione dei fiori è entomofila e tra gli insetti impollinatori vi è un forte richiamo delle api e altri pronubi. La sua fioritura è abbondante e si prolunga per mesi da Aprile fino a Settembre.

I frutti si sviluppano dai fiori, sono schizocarpi deiscenti che contengono 4 semi detti acheni, lucidi, glabri e marroni.
L’apparato radicale è profondo e rizomatoso.

UTILIZZI:
Data la sua fioritura abbondante e prolungata è utilizzata in parchi e giardini a scopo ornamentale.

In cosmesi e profumeria viene utilizzato per la produzione di shampoo e tinture che revitalizzano il cuoio capelluto, collutori e dentifrici che rinforzano le gengive, lozioni e bagni che deodorano la pelle ad azione purificante, detergente e lenitiva, o per la produzione di liquori. Famosa è la produzione dell’acqua della regina D’Ungheria, un estratto alcolico a base di rosmarino e lavanda, efficace per frizioni e massaggi in caso di infiammazioni alle articolazioni con cui nel XIV secolo la Regina Isabella d’Ungheria che soffriva di terribili dolori reumatici, ritrovò la giovinezza grazie a queste piante.

Ha azione repellente nei confronti degli insetti, molti repellenti naturali la contengono. Utilizzato per produrre il miele di rosmarino, molto pregiato e profumato.

In cucina i fiori di rosmarino vengono utilizzati come spezia essiccati per aromatizzare i cibi e le bevande, piatti a base di carne, pesce e selvaggina, e dolci come il castagnaccio.

Pianta officinale, in fitoterapia della pianta si usano i fiori e le foglie, dotati di proprietà digestive, antispasmodiche, diuretiche, balsamiche, antisettiche, antireumatica, antinfiammatoria, colagoghe.

PREPARAZIONE INFUSO (uso interno): si prendono 20-40 g di infiorescenze o foglie e si dispongono in una tazza in un colino per infusi, si fa bollire a parte 1 litro di acqua e al momento dell’ebollizione si spegne il fuoco e si versa l’acqua nella tazza, si copre il recipiente e si attende 5-10 minuti; terminato questo tempo si filtra il liquido passando l’infuso attraverso il colino inserito nel recipiente (in alternativa se non si è disposto il colino, si filtra dopo). Bere l’infuso preparato fresco in alternativa può essere conservato in frigo per massimo 12 ore. Si prendono 2-3 tazze al giorno.

L’infuso ha proprietà diuretiche, antispastiche e digestive. Utile in caso di nervosismo, in generale per le malattie psicosomatiche, capace di restituire vitalità in situazioni di convalescenza. Indicato in caso di coliche renali, quando è necessario espellere il calcolo. Ottimo rigeneratore epatico, stimola la secrezione biliare e elimina i gas intestinali, preso dopo i pasti, facilita la digestione. L’olio essenziale di rosmarino possiede le stesse proprietà ed è indicato per le stesse problematiche in 3-4 gocce per 3 volte al giorno. L’infuso concentrato può essere utilizzato per gargarismi della bocca, decongestiona le tonsille infiammate e come collutorio tratta le afte orali della bocca. Fluidifica le secrezioni bronchiali, sedando le tossi convulse.

PREPARAZIONE IMPACCO (uso esterno): impregnare una garza idrofila di cotone nell’infuso di fiori o foglie di rosmarino preparato con 100 g di fiori per litro di acqua; applicare la garza sulla pelle interessata 2-3 volte al giorno, lasciarla 15-30 minuti e cambiandola di volta in volta (immergerla e strizzarla nuovamente);

Impacchi caldi possono essere utilizzati direttamente su distorsioni, edemi, reumatismi, dolori muscolari, possiede infatti azione antinfiammatoria e antireumatica.

Può essere utilizzata come antireumatico e antinfiammatorio rilassante, praticando frizioni e lozioni con gocce d’essenza o con olio sulla zona dolorante.

Si può infine preparare un bagno rilassante e tonificante aggiungendo nell’acqua una manciata di fiori o qualche goccia d’olio essenziale.

TRATTAMENTI FITOSANITARI. I trattamenti biologici naturali contro i parassiti della pianta sono reperibili sulla pagina TRATTAMENTI FITOSANITARI 

A cura di
Dott.ssa Sara Leo
Biologa Nutrizionista

Attenzione: si declina ogni responsabilità sull’utilizzo a scopo curativo o alimentare delle applicazioni officinali e alimurgiche le quali sono indicate a mero scopo informativo.