Come ripartire dopo la prova sociale ed emotiva a cui ha sottoposto il covid-19?
L’associazione traccia gli obiettivi della nuova ripartenza che dovrà far leva sulla consapevolezza della fragilità e vulnerabilità dell’uomo.
L’esperienza covid-19 lascia in eredità il bisogno di un ripensamento del modello economico e sociale; ciò richiederà essere maggiormente autonomi rispetto ai prodotti offerti dai mercati globali e, per fare questo, diventerà importante recuperare attitudini nell’artigianato, nell’agricoltura, nelle scienze e nella tecnologia.
All’interno della sede Lamasena di Scifelli, negli ampi spazi all’aperto, diventerà prioritario sperimentare e accelerare sulle direttrici che fanno parte già del bagaglio esperenziale dell’associazione. La sede operativa di Scifelli dovrà e potrà diventare un centro in cui sviluppare ed accrescere le nuove attitudini ispirandosi al green deal europeo.
Quattro proposte concrete e fattibili:
- Un primo obiettivo sarà il ripristino dell’antico orto solidale che veniva coltivato dai monaci redentoristi. L’orto potrà essere irrigato attingendo alla grande cisterna, con una capacità stimata di 70 metri cubi, di raccolta dell’acqua piovana che i costruttori del convento avevano previsto per garantire le riserve idriche nei periodi di siccità. Con questo progetto si sperimenteranno le tecniche della permacultura e dell’agricoltura sinergica per formare una nuova consapevolezza sulle coltivazioni nel rispetto degli ecosistemi naturali.
- Un tema rilevante di nuova progettualità si cala nella tradizione e nella caratterizzazione olivicola del territorio ciociaro che ospita, da sempre, una ricchissima varietà di cultivar di olivo che spaziano dalle qualità ciera, al frantoio, all’Itrana, alla Carboncella, al Canino, al Moraiolo, al Leccino,ecc, solo per fare quale piccolo esempio. Da qualche tempo si stanno affermando tecniche innovative nella potatura che si basano su studi più accurati del benessere della pianta e, nello stesso tempo, permettono una manutenzione in sicurezza della pianta stessa da parte dei potatori. L’ipotesi di progetto in tale ambito prevederà di programmare sessioni teorico-pratiche sulle tecniche di potatura policonica e sul corretto smaltimento delle ramaglie di potatura con dimostrazioni sull’utilizzo del biotrituratore in dotazione all’associazione.
- L’apicoltura sta vivendo una nuova stagione d’interesse da parte dei cittadini che sono sempre più consapevoli del ruolo delle api nella conservazione della biodiversità. Mediante l’esperienza maturata da alcuni soci, il circolo ha iniziato – già da qualche tempo – ad ospitare diverse arnie all’interno dell’area verde di Scifelli. Sulla scorta di tale iniziativa, c’è l’intento di sviluppare ulteriormente l’allevamento incrementando il numero delle arnie per poter offrire dimostrazioni teorico-pratiche a quanti desiderassero avvicinarsi al mondo delle api.
- La cura dei parchi e degli spazi verdi è l’altro punto su cui si concentrerà l’impegno dell’associazione cercando di sviluppare una loro maggiore fruibilità. Attualmente, i parchi in affidamento all’associazione sono due: Parco Cavallaro che fa parte del complesso scolastico “Celestino Frasca” di S. Francesca di Veroli e il Parco Aromari presso l’abbazia di Casamari. Sul parco Cavallaro è già in itinere un progetto di campionamento delle specie botaniche presenti e si prevede di metterne a dimora di altre. Il lavoro di censimento prevederà la creazione di schede tecnico-informative fruibili attraverso l’apposizione di una etichetta “meteo resistente” indicante la nomenclatura botanica della specie associata ad un QR code. Dalla lettura di quest’ultimo si potrà accedere alla consultazione web della scheda tecnico-informativa di ciascuna specie e le modalità del relativo trattamento fitosanitario basato su un approccio essenzialmente naturale.
Foto di repertorio dalle iniziative sviluppate negli anni 2017-2019.