Archivi del mese: giugno 2016

A come Amianto … A come Asbestosi

Locandina definitiva revisedIl 1° luglio, dalle ore 17.00,  presso la sala conferenze dell’Abbazia di Casamari  di Veroli (FR) si svolgerà un convegno dal titolo “A Come Amianto … A come Asbestosi”.

L’inquinamento da Amianto provoca più di 5.000 decessi l’anno  in Italia e più di 100.000 nel mondo, esso   è anche considerato uno dei maggiori responsabili delle morti sul lavoro e, tuttavia, non è percepita la sua pericolosità per fattori che riguardano – con molta probabilità –  il periodo di latenza delle malattie asbesto correlate che può arrivare ad oltre 40 anni dalla prima esposizione alle sue fibre aerodisperse.

Di fronte a tale grave problema non si può rimanere indifferenti. Quindi, la prima azione necessaria è quella di  focalizzare la giusta attenzione  sui vari aspetti del problema che riguardano:  i rischi sanitari connessi all’esposizione alle fibre di amianto, la prevenzione medica, le cure possibili, lo smaltimento e bonifica dei siti inquinati, gli strumenti legislativi, i reati connessi allo smaltimento illecito,  il problema del giusto riconoscimento dei risarcimenti per le malattie asbesto correlate,  ecc.

Per dare le risposte alle  tante  domande che i cittadini si pongono sul tema, il circolo LAMASENA di Legambiente ha organizzato un convegno pubblico  invitando interlocutori qualificati  che possono ben rappresentare i problemi che riguardano il più insidioso inquinante dei nostri tempi.

Alla conferenza parteciperanno tra i relatori, l’on. Mauro  Buschini  – assessore all’ambiente della regione Lazio, l’on. Cristiana Avenali – promotrice della legge regionale sulla prevenzione e il risanamento dell’ambiente dall’amianto, il Cap. Marco Cavallo – comandante del CC NOE di Roma, il dott. Francesco Forastiere – direttore dell’unità operativa complessa del dipartimento epidemiologia del Serv . Sanitario del Lazio,  il dott. Fulvio Cavariani – direttore UOC regionale amianto,  la dott.ssa Rosa Ferri – coordinatrice del “Progetto Amianto”  della  ASL  di Frosinone,  il dott. Giorgio Zampetti – responsabile scientifico nazionale di Legambiente, il dott. Norberto Venturi – presidente LILT di Frosinone.

Il convegno sarà l’occasione per  fare il punto sulla situazione epidemiologica  delle malattie asbesto correlate nel basso Lazio  che, seppur non interessato da insediamenti industriali fortemente inquinanti ben più noti come quelli della Fibronit di Broni o la Isochimica di Avellino,  presenta un’incidenza elevata delle malattie a carico dell’apparato respiratorio (in primis asbestosi  e mesotelioma della pleura).

I nodi da sciogliere sul problema amianto sono ancora tanti e di difficile definizione. La soluzione potrà arrivare  attraverso il concorso e le energie migliori provenienti dalle istituzioni, dalle associazioni e dai cittadini solo se sapranno mettere insieme le competenze e le risorse per il risanamento del nostro ambiente

QUALITA’ DELL’ARIA IN PROVINCIA DI FROSINONE NEL PERIODO GENNAIO-MAGGIO 2016

Anche il mese appena trascorso ha fatto registrare lievi miglioramenti della qualità dell’aria, ma con alcuni parametri che presentano ancora valori preoccupanti. Si segnala in particolare che, relativamente alle PM10, nella stazione di Ceccano già in marzo era stato superato il valore limite giornaliero e nella stazione di Frosinone Scalo questo limite è stato raggiunto. Nessun ulteriore superamento è stato registrato nel mese di maggio in queste due stazioni, confermando l’ottima performance del mese di aprile.

Inquinanti che continuano a destare preoccupazione

Le particelle sottili – PM10

Nel mese appena trascorso le centraline di rilevamento gestite da Arpa Lazio hanno registrato un solo ulteriore superamento solo nelle stazioni di Alatri, Anagni e Cassino: si conferma quindi il segnale di miglioramento registrato in aprile. Come per i precedenti articoli, nel grafico 1 viene evidenziato con il rettangolo rosso il limite dei superamenti annui ammessi (35) ed in blu quelli registrati nei vari siti. Una volta che il rettangolo rosso sarà colmato, la stazione starà registrando una condizione oltre i limiti imposti dalle norme. Ebbene, si noterà che a Ceccano (che ha già superato nel primo trimestre il limite annuale) mantiene ancora la prima posizione; situazione critica anche a Frosinone Scalo (che ha raggiunto il limite massimo annuale). Situazione da tenere sotto controllo ad Alatri, Cassino e Frosinone via Mazzini. Situazione invece che appare accettabile a Ferentino, Anagni e Fontechiari.

Figura 1 – Superamenti limite PM10

pm10

Relativamente alla media sull’intero periodo il quadro appare ancora critico ma, come accennato sopra, si registra un ulteriore miglioramento rispetto a quanto già di positivo rilevato in aprile. Nel grafico 2 viene rappresentato con lo stesso criterio il limite annuale (rettangolo rosso) e la concentrazione media per i cinque mesi registrata nelle varie stazioni (rettangolo blu). Il limite attualmente appare al di sopra del consentito a Ceccano e a Frosinone Scalo, mentre in tutte le altre stazioni si confermano valori al di sotto del consentito.

In tutte le stazioni, inoltre, sono state registrate diminuzioni delle medie rispetto al quadrimestre gennaio/aprile, con cali più sensibili ancora una volta a Ceccano e a Frosinone Scalo (figura 3).

Figura 2 – Concentrazione cinque mesi PM10

pm10 concentrazione

Figura 3 – Variazione concentrazione PM10

pm10 variazione concentrazione

Le particelle sottilissime – PM2.5

Anche questo inquinante ha fatto registrare nel mese appena trascorso miglioramenti rispetto al quadrimestre gennaio/aprile: Cassino fa ancora registrare una media di periodo superiore al limite massimo, mentre a Frosinone via Mazzini e a Fontechiari viene confermato il valore sotto soglia massima (figura 4). La media è inoltre diminuita in tutte e tre le stazioni (figura 5).

Figura 4 – Concentrazione PM2.5

pm2.5

Figura 5 – Variazione concentrazione PM2.5

pm2.5 variazione concentrazione

Inquinanti che continuano a destare moderata preoccupazione

Biossido di azoto

Mentre il risultato si conferma ottimo relativamente al numero dei superamenti (3 superamenti solo nella stazione di Anagni, come nel precedente quadrimestre, abbondantemente ancora al di sotto del limite, figura 7), la concentrazione media dei cinque mesi risulta ancora superiore alla norma nella stazione di Cassino mentre a Frosinone scalo si passa da un valore sopra norma ad uno pari al massimo consentito. In tutte le altre stazioni si confermano valori al di sotto del limite (figura 6).

Come per il particolato, anche per questo inquinante sono state registrate diminuzioni delle medie per l’intero periodo in tutte le stazioni (figura 8).

Figura 6 – Concentrazioni biossido di azoto

biossidoazoto concentrazione

Figura 7 – Superamenti biossido di azoto

biossidoazoto superamenti

Figura 8 – Variazioni concentrazioni biossido di azoto

biossidoazoto variazione concentrazione

Ozono

Il dato per l’ozono è noto per due stazioni, Fontechiari e Frosinone via Mazzini: nella prima sono stati registrati 19 superamenti per quanto riguarda il cosiddetto “valore obiettivo a lungo termine” calcolato come media su 8 ore ed il cui superamento non è permesso in una pianificazione a lungo termine per una efficace protezione della salute umana, di cui 3 nel mese di maggio e nella seconda 3 superamenti, di cui 2 nel mese di maggio.

Inquinanti che al momento continuano a non destare preoccupazione

Benzene

Il dato è noto per la sola stazione di Frosinone Scalo ed al momento la concentrazione è entro i limiti di legge (figura 9) e con diminuzione rispetto al valore registrato nel quadrimestre gennaio/aprile (figura 10)

Figura 9 – Concentrazione benzene

benzene concentrazione

Figura 10 – Variazione concentrazione benzene

benzene variazione concentrazione

Ossido di carbonio, biossido di zolfo

Il dato sull’ossido di carbonio è noto per 4 stazioni (Alatri, Ferentino, Frosinone scalo e via Mazzini) e quello per il biossido di zolfo per due stazioni (Cassino e Frosinone via Mazzini): in nessun caso sono stati registrati superamenti dei limiti normativi confermando quanto registrato in aprile.

Conclusioni

Le medie di periodo sono diminuite in tutte le stazioni e per tutti gli inquinanti.

Per quanto riguarda il parametro PM10 (particolato sottile) il valore limite annuale dei superamenti giornalieri è stato già raggiunto a Ceccano e Frosinone Scalo e nelle stesse stazioni la media nei cinque mesi risulta superiore al valore massimo raggiungibile.

La concentrazione nei cinque mesi del parametro PM2.5 (particolato sottilissimo) risulta superiore al consentito a Cassino.

Per quanto riguarda il biossido di azoto la media di periodo è superiore al valore massimo a Cassino.

Sono stati registrati ulteriori superamenti dell’ozono nelle stazioni di Fontechiari e di Frosinone via Mazzini.

Riccardo Viselli