Archivi del mese: luglio 2015

Il giardino Aromari

PONTE-ROMANO

Acquedotto medioevale con i resti del ponte romano

Aromari è un giardino degli aromi che il circolo Lamasena cura a Casamari1 di Veroli2. Esso si trova nel suggestivo spazio verde attraversato dall’acquedotto medioevale e in prossimità dei resti dell’antico ponte romano3.

Lo spazio verde è un luogo che l’associazione Lamasena ha in affido per costruirvi una dimensione naturalistica e culturale su cui cerca di far convergere l’antica sapienza sulle erbe tramandata dai monaci cistercensi dell’abbazia4 i quali hanno, tuttora, una vivida tradizione erboristica. Sarà bene ricordare che all’interno della farmacia dell’abbazia c’è un erbarium botanicum o hortus botanicus risalente al 1760.

Il giardino Aromari5 (Aro-mi a Casa-mari), evoca nel suo nome il presagio di cui esso si farà portatore. Gli aromi stimolano l’attività psichica e soprattutto risvegliano i ricordi, alleviano lo stress e producono benessere. Perciò è bene creare a Casamari, ri-pensando all’orto dei semplici, un luogo “magico” ove si organizzano percorsi di erbe aromatiche recuperando, innanzitutto, le aromatiche presenti nel territorio: elicriso, ruta, serpillo, timo, nepetella, menta, santolina ecc. Inoltre, qui trovano dimora le piante autoctone come: il ginepro ossicedro, il maggiociondolo comune, la ginestra dei carbonai, la rosa selvatica comune, il sorbo degli uccellatori, il biancospino comune, il pruno selvatico, il corbezzolo, ecc..

QRCODEPer ogni specie botanica, che sarà piantumata nel giardino, c’è una pagina web sulle sue proprietà. Su ogni etichetta, recante il nome della pianta e posizionata al suo fianco, apporremo il QR Code (Quick Response Code) della sua pagina web in modo che il generico visitatore, collegandosi alla pagina, possa leggerne le sue caratteristiche.

Con tale progetto si da la possibilità ai giovani di individuare il benefico effetto delle erbe, di conoscerle ed utilizzarle in modo adeguato. Successivamente, all’interno dell’Aromari ed in relazione ai percorsi aromatici, potranno essere organizzate visite guidate ed esposizioni.

Riferimenti
[1] Casamari deriva da – Casa Marii casa di Caio Mario. Casamari trae il suo nome dall’antico “Cereatae“. Plutarco, nelle Vite, riporta che “[Caio Mario] trascorreva il tempo nel villaggio di Cereate, nel territorio di Arpino…”; Strabone, geografo greco, nomina il villaggio di Cereate nella descrizione del territorio adiacente al fiume Liri; infine Frontino, storico latino del I secolo d.C., riferisce che “…la famiglia di Caio Mario risiedeva nel municipio di Cereate…”. Ulteriori informazioni sono reperibili su: http://www.abbaziadicasamari.it/
[2] Veroli è una città piena di storia e tradizioni. Tra le tante bellezze ivi esistenti è particolarmente significativo ricordare che a Veroli c’è la prima biblioteca ad uso pubblico in tutto il Lazio meridionale dedicata a Vittorio Giovardi (nato a Veroli nel 1699), il quale donò la sua personale raccolta di libri alla sua città natale.
[3] Il ponte romano risale al I sec. a.C. fu distrutto dai tedeschi in ritirata nel 1944. Del ponte, restano le due spalle laterali
[4] L’edificazione dell’abbazia di Casamari si attesta tra il 1005 e il 1036.
[5] Nello sviluppo dell’idea del giardino Aromari hanno collaborato la poetessa Franca Battista e il botanico Bruno Pedriglia

Fontane e luoghi suggestivi

Il bacino idrografico che si snoda lungo tutto il torrente Amaseno è ricco di  fontane e contesti paesaggistici che meritano essere riscoperti e vissuti. Per tale ragione,  il circolo Lamasena ha tentato un lavoro di censimento,  seppur largamente incompleto e parziale,  per localizzare tali testimonianze all’interno di una mappa interattiva che è esplorabile qui.

Oltre le fontane, sono stati censiti alcuni percorsi che raccordano gli antichi sentieri della civiltà contadina,  con i loro tipici muri a secco (macere) che ne delimitavano il tratto.  Tali percorsi diventano un racconto che aiutano a conoscere i contesti paesaggistici, naturalistici e storici  che si trovano nei nei cinque comuni attraversati dal torrente.  Al riguardo, un esempio è il sentiero che raccorda il borgo di Boville Ernica, l’antico lavatoio, le mura pelasgiche di età pre – romana di monte di Fico,   il mulino della Miniera,  La vecchia Fontana, la Chiesetta del Latte e – di nuovo – il borgo di Boville Ernica.

Tale censimento, nonostante  i 50 siti e percorsi già individuati, si arricchirà nel futuro di nuove testimonianze  che sono presenti nel territorio.  Pertanto, chi volesse collaborare al campionamento, potrebbe farlo fornendo una foto del luogo con le sue coordinate GPS  da inviare all’indirizzo email dell’associazione: legambiente.lamasena@gmail.com

Con irruenza o indugio

DSC_0111Il 4 luglio scorso, nella cornice della sala teatro Cimello di Monte S. G. C., è stato presentato il libro di poesie di Franca Battista. Libro ispirato dai luoghi e dalle specie botaniche presenti lungo tutto l’alveo del torrente Amaseno.

Il convegno è stato un momento di confronto in cui è stata raccontata la genesi del libro che scaturisce dalla impellente necessità di dare una testimonianza di un luogo che, pur potendo esprimere tante bellezze naturalistiche e storiche, è caduto nell’oblio per molti decenni della nostra vita recente.

Il libro, Torna il Torrente – con irruenza o indugio, è quindi un tentativo di celebrare la bellezza attraverso la poesia che si ritrova nel vorticoso impeto delle acque torrentizie, nelle “scansioni ritmiche” delle folate d’acqua , nel “muschio”, nelle foglie del “farfaraccio” , nei “ canti e in-canti” e melodie della fauna locale.

All’interno del lavoro,  di Franca Battista,  si può trovare il forte desiderio dell’associazione Lamasena di riportare una centralità del torrente nella vita sociale della nostra comunità come lo è stato per la vita dei nostri avi.

Se in passato il torrente era una via di scambio commerciale e di relazione tra le persone di Collepardo, Veroli,  Boville Ernica,  Monte San G. C. e Strangolagalli,  oggi il torrente può ancora aspirare a diventare un luogo simbolo, un’idea di rete virtuale e reale insieme,  che potrebbe mettere in relazione le persone dei cinque  comuni e concretizzare una nuova rete di prossimità per aspirare a costruire nuovi progetti comuni.

Il libro non è, per l’associazione Lamasena, un epilogo auto-celebrativo,  esso vuole essere – essenzialmente – un riferimento di appartenenza intorno al quale potrà coagularsi una forma di aggregazione culturale per ispirare i soci e gli amici, che amano questa terra, nelle future azioni a favore del territorio e dell’ambiente.

È doveroso ricordare con riconoscenza chi ha reso possibile la realizzazione dell’evento di presentazione. Quindi, la nostra gratitudine va ad Amedeo Di Sora per le sue letture, al maestro Maurizio Lucchetti per le originali interpretazioni musicali, a Rosella Bucossi per il coordinamento, a Nadia Sorge per la fotografia, a Carolina Alfieri di F.I.D.A.P.A.

Grazie al sindaco di Strangolagalli, al delegato alla cultura del comune di Arpino Teresa Branca  e all’assessore alla cultura di Monte S. G. C per la sentita partecipazione.

La videoregistrazione dell’evento è visibile sul sito web:  ciociariawebtv.it

Remo Cinelli