Archivi del mese: gennaio 2019

L’incontro a Scifelli con il Sentiero Agrobiodiversità Ciociara

Di dr. Agr. Marco Cinelli
Sabato, 19.01.19 a Scifelli di Veroli, il territorio ciociaro ha vinto!!! L’incontro, organizzato da Lamasena Circolo Legambiente, che ha riunito i protagonisti di tante produzioni d’eccellenza della provincia di Frosinone, nel campo agricolo, zootecnico e della trasformazione agroalimentare, associazioni ed enti istituzionali, ha evidenziata la Ciociaria possiede capacità di cooperazione.

Tavolo delle varietà di Mais con il piccolo mulino domestico

Il seminario divulgativo, che rientra nella seconda attività del Progetto “Sentiero Agrobiodiversità Ciociara” finanziato dall’ ARSIAL grazie alla Legge n. 194 del 2015 “Tutela e Valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo ed alimentare” e promosso dall’ Istituto Agrario Frosinone – azienda agraria tramite il Responsabile del Progetto, il Prof. Giuseppe Sanna, ha avuto l’obiettivo di far conoscere e discutere di agrobiodiversità Ciociara, ma non solo, con le molte varietà vegetali e razze animali iscritte nel Registro Volontario Regionale.

Varietà di Mais

L’incontro ha fornito sorprendenti testimonianze che hanno fotografato un mondo attento e rispettoso del territorio, come ha ricordato padre Antonio Caboni che ha richiamato a riflettere sul fatto che il nostro prossimo, prima di ogni altro, è la Madre Terra.
Il tema cardine della giornata è stato il Mais e la tipica polentata di S. Antonio.
Si è partiti iniziando a parlare della varietà di Mais Agostinella, così chiamata perché  matura proprio in agosto, tipica del territorio di Vallepietra e già iscritta nel Registro Volontario Regionale, coltivata da RES Ciociaria che semina, inoltre, altre varietà a rischio di estinzione come il Fagiolone di Vallepietra.
Proseguendo con il Mais “Marano“, coltivato tipicamente in Via Marano a Ceccano, che Istituto Agrario Frosinone – azienda agraria coltiva. Varietà probabilmente pervenuta da territori nordici, così come il Mais “Quarantina“, il cui nome, ha spiegato il Dr. Agr. Igino Magliocchetti della Fattoria Didattica Marilù, deriva dalla formazione della spiga dopo circa 40 giorni dalla semina. Proseguendo con il “Mais a 8 file” di Luca Pupparo che insieme all’ Associazione “Amici Sagra Della Crespella” hanno recuperato in concomitanza con la riscoperta degli antichi mestieri.
Approfittando della presenza del Dr. Agr. Roberto Rea, referente ARSIAL per il territorio della provincia di Frosinone, le persone coinvolte hanno avuto modo di segnalare numerose varietà di mais e altre specie vegetali coltivate nel territorio verolano e ciociaro.
Una platea attenta ha ascoltato gli interessanti stakeholder che hanno parlato della loro esperienza d’impresa che ha come filo conduttore la coltivazione o l’allevamento, di varietà o di razze tutelate poiché a rischio d’estinzione, ma anche della commercializzazione dei prodotti da loro derivanti. Marco Marrocco della Azienda Agricola Biodinamica Palazzo Tronconi – Cantina&Osteria ha parlato della coltivazione di varietà viticole autoctone della Ciociaria e delle tecniche di coltivazione e vinificazione biodinamiche e dei vini prodotti che riesce, già oggi, ad esportare in tutto il mondo; Daniel Chiarlitti della La Ciera dei Colli Soc.Coop.  ha illustrato la produzione di olio ottenuto dalla molitura della Cultivar “Ciera dei Colli” ; Leonardo Tatangelo, dell’omonima azienda agricola che produce Aglio rosso e broccoletto di Castelliri, l’esperienza decennale di Paolo Scala dell’ @associazione produttori Aglio Rosso di Castelliri; e ancora, Irene Vano dell’azienda agricola SoloNero Casertano che alleva il Pelatello nero Casertano e produce prelibate carni; Goffredo Todini , della originalissima Oleoteca in Veroli Olea Salus ha testimoniato la necessità di approcciare la commercializzazione dei prodotti tipici con una visione che ne valorizzi l’univocità e la qualità.
Dopo aver riempito la mente i partecipanti hanno avuto modo di riempire anche la pancia degustando la tradizionale polenta di S. Antonio realizzata con farina di mais bramata, macinata al momento, della varietà Agostinella, condita o con sugo di salsicce, spuntature e pancetta del maiale nero casertano arricchito di olio di Itrana del Frantoio di Luigi Cocco o nella versione in bianco con i broccoletti di Castelliri, spolverata di Pecorino stagionato di Picinisco, gentilmente offerto dal La cantina dei sapori e arricchita con olio di Ciera dei Colli.
A sottolineare il valore nutrizionale della polenta è stata la Dott.sa Lorena Abballe Biologa Nutrizionista che ha illustrato l’importanza della polenta nella dieta mediterranea, alimento ricco di vitamine e sali minerali, con un basso indice glicemico sottolineando anche i rischi dovuti ad un eccesso nel consumo di questo alimento come succedeva un tempo.
Il seminario ha registrato la presenza di diverse amministrazioni comunali, pertanto, si ringrazia – per la loro fattiva presenza – il sindaco del Comune di Veroli, Simone Cretaro, che ha aperto il seminario con il suo saluto introduttivo, gli amministratori di Strangolagalli: Patrizio Perciballi e Dino Belli e gli amministratori di Castro Dei Volsci con i saluti di Massimo Lombardi e la presenza dell’assessore all’ambiente Normalenti Pier Luigi che tra l’altro stanno lavorando, anch’essi con l’ARSIAL, per il recupero di un’antica varietà di vite chiamata “Cimiciara“.
Si ringrazia inoltre Giovanni Rondinara del GAL Ernici-Simbruini, la Pro Loco Veroli, la Pro Loco Monte San Giovanni Campano, la Pro loco Castro dei Volsci, @l’associazione la scarana e la Proloco Strangolagalli
L’evento ha rappresentato un momento di confronto per annodare collaborazioni e fare sinergia per poter progettare una migliore organizzazione per la fruibilità di tutto il territorio,  anche in chiave turistica, come ha ricordato la guida Nicoletta Trento.

Valorizzazione delle colture locali

L’incontro a Scifelli, del 19.01.19,  ha rappresentato un facile pretesto per riunire i protagonisti di tante eccellenze (come si direbbe oggi, gli stakeholder delle produzioni locali) nel campo delle produzioni agricole, zootecniche e di trasformazione della Ciociaria.

Il seminario ha avuto l’obiettivo di discutere di biodiversità delle specie di mais autoctone attraverso la competenza dell’ARSIAL che ha messo a disposizione uno specifico bando  in cui il circolo Lamasena ha partecipato come partner. Al riguardo, sono stati significativi gli interventi del tecnico dell’ARSIAL, Dr. Agr. Roberto Rea, e del rappresentante della scuola capofila del “Progetto Agrobiodiversità Ciociara” dell’istituto Agrario Angeloni di Frosinone, prof. Giuseppe Sanna. Entrambi hanno ribadito lo sforzo dei due enti a difesa della biodiversità che fa uso dello strumento del “registro volontario regionale” delle risorse genetiche autoctone, a rischio di erosione, per il settore vegetale e quello animale.

Scambio delle sementi di Mais

L’incontro ha fornito testimonianze sorprendenti che hanno fotografato un mondo attento e rispettoso del territorio, come ha ricordato padre Antonio Caboni che ha richiamato a riflettere sul fatto che il tuo prossimo, prima di ogni altro, è la Madre Terra.

Nelle nuove esperienze d’impresa dei relatori si è denotato un filo conduttore che si riallaccia direttamente ai nonni. Quest’ultimi si sono mostrati i veri portatori di saperi di grande utilità sul nuovo percorso imprenditoriale che si sta delineando, come ha sapientemente ricordato Igino Maglioccetti della fattoria didattica Marilù.

Il senso di questa nuova stagione di imprese artigiane ed agricole risiede proprio nel fatto che esse stanno recuperando le eccellenze delle produzioni tipiche che erano state dimenticate durante gli anni dell’euforia del boom economico che si è affacciato in Ciociaria dagli anni 70 e che, rovinosamente, è declinato a partire dal 2000. Anni in cui i padri hanno abbandonato la terra a favore della facile occupazione in fabbrica che ha presentato un conto salato,  non solo in termini economici ma anche di perdita d’identità e di una  grave eredità costituito da un   inquinamento che funesta la valle del Sacco.

Varietà Mais presentate durante il seminario

Il seminario ha dato voce a tanti giovani imprenditori che hanno raccontato il ritorno alla terra dei loro nonni dopo aver girato il mondo, aver preso titoli di studi ed aver, quindi, maturato una nuova consapevolezza della bellezza dei territori ciociari che va, nuovamente, riscoperta in chiave di rispetto territoriale e di opportunità occupazionale.

Una platea attenta ha ascoltato gli interessanti stakeholder che hanno parlato  della loro esperienza d’impresa.  Mario Marrocco, della casa vinicola Palazzo Tronconi,  ha parlato della sua azienda  che ha adottato tecniche  di coltivazione e vinificazione biodinamiche e che riesce, già oggi, ad esportare in tutto il mondo; Daniel Chiarlitti ha illustrato la produzione di olio attraverso la cooperativa “Ciera dei Colli” che ha selezionato il cultivar ciera che è uno scrigno di qualità e di resilienza, fitoresistente alla mosca olearia; molto significative e coinvolgenti sono state le testimonianza di Luca Pupparo e Stefano Quattrociocchi che hanno raccontato la genesi dell’associazione “Sagra della Crespella”, la quale nasce dalla necessità di giovani di S. Fracesca di Veroli  di voler ricominciare a coltivare gli antichi terrazzamenti dell’area pedemontana per produrre grano ed ortaggi biologici per uso domestico; Goffredo Todini, della originalissima bottega “Oleoteca”, ha testimoniato la necessità di approcciare la commercializzazione dei prodotti tipici con una visione che ne valorizzi l’univocità e la qualità, e – di conseguenza – ha rimarcato la stringente necessità di approcciare il mercato con il marketing e un pakaging coerente al valore dei prodotti; è stata significativa la voce di Claudia Fantini che ha ricordato le coltivazioni “eroiche” di Res Ciociaria e il suo principio etico – sottostante a questa impresa – in cui il motivo ispiratore del suo ideatore,  Arduino Fratarcangeli, è : il bene comune è il profitto migliore per tutti.

La giornata ha avuto un piacevole epilogo conviviale attraverso la degustazione della polenta di S. Antonio, realizzata con alcuni ingredienti  dell’eccellenza enogastronomica ciociara.

La sapiente preparazione della Polenta

Il seminario ha registrato la presenza di diverse amministrazioni comunali che stanno dimostrando, con atti specifici, un’altissima sensibilità ambientale che si sta traducendo in progetti per la realizzazione di isole ecologiche e nuovi parchi pubblici. Pertanto, si ringrazia – per la loro fattiva presenza – il sindaco di Veroli, Simone Cretaro, che ha aperto il seminario con il suo saluto introduttivo, gli amministratori di Strangolagalli: Patrizio Perciballi e Dino Belli e gli amministratori di Castro Dei Volsci con il suo sindaco Massimo Lombardi e l’assessore all’ambiente Pierluigi Normalenti.

L’evento ha rappresentato un momento di confronto per annodare collaborazioni e fare sinergia per poter progettare una migliore organizzazione per la fruibilità per tutto il territorio,  anche in chiave turistica, come ha ricordato la guida Nicoletta Trento.