Archivi del mese: giugno 2015

Strategia Rifiuti Zero

DSC_000519/06/15 – Veroli. Nel convegno dal titolo Rifiuti: Un problema o un’opportunità? Il circolo Lamasena ha presentato alcuni buoni esempi che potrebbero essere adottati per intraprendere la via dei Rifiuti Zero.

L’intervento ha descritto, principalmente, le buone azioni che sono alla base delle strategie dei rifiuti zero. Ossia, fornire alcuni esempi che passano attraverso le 4 R: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare , Recuperare.

Il comune italiano che ha fatto da modello per tale strategia è la città di Capannori in provincia di Lucca. Tutto nasce dalla determinazione del maestro Rossano Ercolini che , quando venne a conoscenza dei piani per la costruzione di un inceneritore a pochi chilometri dalla sua scuola, per il bene del territorio e la salute dei suoi giovani alunni decise di intervenire. Fondò così l’associazione «Ambiente e Futuro», con l’obiettivo di informare la comunità dei rischi ambientali dell’incenerimento e di proporre strategie alternative per la gestione dei rifiuti. La battaglia di Ercolini fu vinta nel 2007 quando il suo comune decise di aderire alle buone pratiche dei rifiuti zero.

Ercolini è oggi il simbolo di un ambientalismo capace di incidere in maniera efficace nello sviluppo di un territorio, andando oltre le ideologie e gli schieramenti. E’ significativo ricordare una sua frase per dare la piena misura sul senso delle sue azioni: “Perché è solo con l’impegno di tutti a prendere parte al cambiamento che la democrazia respira e, con essa, prende vita la speranza di un futuro migliore

Sul piano della normativa, sono state ricordate le due leve che dovrebbero agire sinergicamente nell’ambito della riduzione dei rifiuti indifferenziati:

  • Il Decreto Matteoli ha fissato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata entro il 31.12.2012
  • Il PAN GPPPiano di Azione Nazionale italiano del Green Public Procurement. Tale atto regola l’acquisto sostenibile/verde nella pubblica amministrazione (criteri ambientali minimi). Nel 2003 l’unione europea ha invitato tutti i paesi membri ad elaborare, entro il 2006, piani d’azione per “l’integrazione delle esigenze ambientali negli appalti pubblici”. Il piano italiano della suddetta direttiva è stato approvato solo nell’aprile del 2008, ma mancano ancora i decreti attuativi che definiranno i requisiti per definire “verde” un bene o servizio oggetto del bando. Nell’estate 2009 una comunicazione della commissione europea ha posto ai paesi membri l’obiettivo di inserire i criteri del Gpp nel 50% delle gare d’appalto della pubblica amministrazione entro il 2010.

Tra i fattori abilitanti verso la strategia dei rifiuti zero ci sono la riduzione del packaging delle merci (che, tra l’altro, incide mediamente per il 5,5 % sul costo del prodotto finale) e l’adozione del compostaggio domestico. Tenuto conto che il 30%dei rifiuti solidi urbani è formato dalla frazione umida, si comprende quale peso potrebbe avere se le famiglie, che vivono in contesti agricoli, adottassero il compostaggio. L’azione delle amministrazioni dovrebbe, quindi, indirizzarsi verso un sistema incentivante basato sull’applicazione della tariffazione puntuale. Ossia, la tassazione sui rifiuti dovrebbe essere commisurata all’effettiva produzione di rifiuti attraverso l’incentivazione di comportamenti sempre più responsabili da parte dei cittadini.

In Italia c’è già un bacino di 4.500.000 di abitanti circa che segue le buone pratiche della strategia di rifiuti zero con più di 65 comuni coinvolti tra nord e sud. Tale metodologia permetterebbe la risoluzione del problema rifiuti con vantaggi economici per la collettività e per l’ambiente. Infatti tali tecniche lasciano in discarica indifferenziata meno del 20% dei rifiuti e permettono di ricavare risorse economiche attraverso la vendita dei materiali differenziati come: carta, alluminio, vetro, plastica .

A chiusura dell’intervento, il circolo Lamasena ha lanciato due proposte nei confronti dell’amministrazione:

  • Prevedere nel regolamento delle feste e sagre dei comuni l’istituzione della figura del responsabile dei rifiuti con i compiti di gestire le fasi per il recupero e riciclo dei rifiuti prodotti durante le manifestazioni
  • Definire un’area e un calendario per un mercatino dello scambio e riuso in cui i cittadini possono vendere, scambiare e barattare i loro oggetti con quelli degli altri

Remo Cinelli

Replica all’articolo del quotidiano “La Provincia”

20150609 La Provincia 003Il circolo Lamasena si sente in dovere di replicare alla nota, riportata nell’articolo apparso sul quotidiano La Provincia, il 9 giugno 2015, dal titolo: ”Se a gestire il patrimonio storico devono pensarci i cittadini”.

Nell’articolo sono riportate osservazioni vagamente polemiche e imprecisioni da cui il circolo Lamasena prende le distanze.

Il principio ispiratore delle azioni del circolo si basa, esclusivamente, sulla sussidiarietà tra cittadini e istituzioni allo scopo di cooperare a favore dei beni comuni.

Per meglio chiarire il concetto, il principio di sussidiarietà è regolato dall’articolo 118 della Costituzione italiana il quale prevede che Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà.

Quindi, tale principio – riconosciuto a livello costituzionale – prevede anche il dovere da parte delle amministrazioni pubbliche di favorire la partecipazione dei cittadini al fine di migliorare l’interesse generale.

Invero, l’amministrazione del sindaco Cretaro applica proprio tale principio allo scopo di rendere partecipi i cittadini nella valorizzazione dei beni collettivi. Pertanto, riteniamo che l’amministrazione del sindaco Simone Cretaro abbia fatto benissimo a deliberare il regolamento comunale per l’adozione di spazi pubblici da parte di cittadini ed associazioni. In ciò, essa ha mostrato una sensibilità e una aderenza al mandato costituzionale che merita tutto il nostro plauso.

Si precisa, inoltre, che il circolo Lamasena è di natura intercomunale a cui partecipano le città di Collepardo,Veroli, Boville Ernica, Monte San Giovanni C. e Strangolagalli. Inoltre, l’associazione Lamasena fa parte della consulta delle associazioni verolane in osservanza del regolamento del comune di Veroli che ne codifica i criteri di adesione. E’ errato, quindi, affermare – come fatto nel succitato articolo – che il circolo è di Monte San Giovanni C.

Ci prendiamo cura di un’area verde nei pressi dell’abbazia di Casamari.

DSC_000208/06/2015 – A Casamari, ci stiamo prendendo cura di un giardino,  adiacente  all’abbazia cistercense,  che  costituisce l’area di ristoro per i pellegrini e turisti che visitano la stupenda abbazia.

Casamari é un luogo centrale e suggestivo per tutta la Ciociaria e ne rappresenta l’espressione più significativa. Per capire il valore di questo luogo, bisogna innamorarsi degli archi dell’acquedotto medievale che attraversa tutto il  giardino.  Sostare sotto gli archi e catturarne la bellezza. Riconoscere nei blocchi ammonticchiati,  nella parte frontale del giardino,  ciò che resta dell’antico ponte romano sul torrente Amaseno, risalente al I secolo a. C.  Restare meravigliati dell’hortus botanicus del 1760 visibile nella farmacia dell’abbazia. Soffermarsi all’interno della Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Casamari con i suoi ottantamila volumi. Scoprire il passato della terra ciociara nel museo archeologico con reperti dell’epoca romana provenienti – principalmente – dall’antica Casa Marii, casa di Caio Mario che qui ha avuto i natali.

L’associazione Lamasena nel prendersi cura dell’area verde vuole contribuire concretamente a difendere ed esaltare la bellezza di questo luogo per rilanciarne il racconto e le suggestioni. Ciò diventa un progetto ambientalista e culturale insieme. Esso ha, infatti, tutti gli elementi che concorrono a legare le diverse finalità dell’associazione che si incentrano, principalmente, sul recupero e la cura delle aree in prossimità del torrente Amaseno e, inoltre,  creare eventi intorno alle bellezze archeologiche e naturalistiche che vivono intorno alle aeree di golena del corso d’acqua.

La galleria fotografica sottostante, documenta le attività di giardinaggio, svolte dai volontari dell’associazione,  nell’area verde il giorno 5 giugno scorso.