Il mese appena terminato è stato caratterizzato, come il precedente dicembre, dal dominio dell’alta pressione: l’assenza delle piogge – che “puliscono” materialmente l’aria trasportando a terra gli inquinanti – e la scarsa ventosità – che rimescola gli strati di aria diminuendo la loro concentrazione – hanno mantenuto alta l’attenzione sulla qualità dell’aria in varie parti del Paese, compresa la provincia di Frosinone. E’ bene precisare, a scanso di equivoci, che la causa dell’inquinamento non è il tempo meteorologicamente stabile: la siccità ha solo messo in evidenza un problema che deriva direttamente dalle attività umane (segnatamente quelle legate ai trasporti, su gomma, delle persone e delle cose).
Inquinanti che destano forte preoccupazione
Le particelle sottili – PM10
Nel mese appena trascorso le centraline di rilevamento gestite da Arpa Lazio hanno ancora una volta registrato dati preoccupanti per la nostra provincia: nel grafico 1 viene evidenziato, con il rettangolo rosso, il limite dei superamenti annui ammessi (35) ed in blu quelli registrati nei vari siti. Una volta che il rettangolo rosso sarà colmato, la stazione starà registrando una condizione oltre i limiti imposti dalle norme. Ebbene, si noterà che a Ceccano e a Frosinone, località Scalo, la situazione dopo appena un mese è già critica e che anche Cassino, Alatri e Frosinone via Mazzini destano preoccupazione. Situazione invece che appare accettabile ad Anagni e Fontechiari e da tenere sotto controllo a Ferentino
Figura 1 – Superamenti limite PM10
Relativamente alla media mensile il quadro appare oltremodo più critico. Nel grafico 2 viene rappresentato con lo stesso criterio (rettangolo rosso) il limite come media annuale (40 microgrammi per metro cubo) e la concentrazione media mensile registrata nelle varie stazioni (rettangolo blu). Il limite attualmente appare ben al di sopra del consentito a Ceccano e a Frosinone Scalo, superiore anche ad Alatri, Cassino e Frosinone via Mazzini ed al limite a Ferentino
Figura 2 – Concentrazione mensile PM10
Le particelle sottilissime – PM2.5
Anche questo inquinante ha fatto registrare nel mese appena trascorso concentrazioni allarmanti: in due delle tre stazioni per le quali è reso noto il dato si è oltre la concentrazione fissata dalla norma e nella terza si è registrato un valore appena al di sotto del massimo consentito. In figura 3 sono riportati i dati (rettangolo blu) ed il limite di legge come media annuale pari a 25 microgrammi per metro cubo (rettangolo rosso)
Figura 3 – Concentrazione PM2.5
Inquinanti che destano moderata preoccupazione
Biossido di azoto
Mentre il risultato è ottimo relativamente al numero dei superamenti, la concentrazione media mensile è risultata superiore alla norma in 3 stazioni (Anagni, Cassino e Frosinone scalo) ed al limite in altrettante (Alatri, Ceccano e Frosinone via Mazzini). Nelle figura 4 e 5 sono riportati dati e limite di legge con i soliti criteri.
Figura 4 – Superamenti biossido di azoto
Figura 5 – Concentrazione biossido di azoto
Inquinanti che al momento non destano preoccupazione
Benzene
Il dato è noto per la sola stazione di Frosinone Scalo ed al momento la concentrazione è entro i limiti di legge (figura 6). Visto però il valore (piuttosto vicino al limite) e considerata la pericolosità di questo composto, l’attenzione deve essere mantenuta alta
Figura 6 – Concentrazione benzene
Ozono, ossido di carbonio, biossido di zolfo
Il dato per l’ozono è noto per due stazioni (Fontechiari e Frosinone via Mazzini), quello per l’ossido di carbonio per 4 stazioni (Alatri, Ferentino, Frosinone scalo e via Mazzini) e quello per il biossido di zolfo per due stazioni (Cassino e Frosinone via Mazzini): in nessun caso sono stati registrati superamenti dei limiti normativi.
Riccardo Viselli