QUALITA’ DELL’ARIA IN PROVINCIA DI FROSINONE NEL BIMESTRE GENNAIO-FEBBRAIO 2016

Dopo le anomali fasi meteorologiche di dicembre e gennaio, il mese appena terminato è stato caratterizzato da una maggiore dinamicità atmosferica e questo ha consentito di avere, almeno per alcuni parametri, un miglioramento della qualità dell’aria nella nostra provincia. E’ bene ricordare, infatti, che mentre le emissioni degli inquinanti monitorati sono da imputare esclusivamente ad attività umane, le concentrazioni, ovverosia l’accumulo di queste sostanze nei bassi strati, ricevono un importante contributo anche da parte del tempo meteorologico.

Inquinanti che continuano a destare forte preoccupazione

Le particelle sottili – PM10

Nel bimestre appena trascorso le centraline di rilevamento gestite da Arpa Lazio hanno ancora una volta registrato dati preoccupanti per la nostra provincia, seppur con non trascurabili segnali di lieve miglioramento: come per il precedente articolo, nel grafico 1 viene evidenziato con il rettangolo rosso il limite dei superamenti annui ammessi (35) ed in blu quelli registrati nei vari siti. Una volta che il rettangolo rosso sarà colmato, la stazione starà registrando una condizione oltre i limiti imposti dalle norme. Ebbene, si noterà che Ceccano (che ha praticamente già esaurito il “bonus” annuale) mantiene ancora la prima posizione aumentando altresì il distacco da Frosinone Scalo. Si conferma inoltre la situazione critica anche a Cassino, Alatri e Frosinone via Mazzini. Situazione invece che appare accettabile ad Anagni e Fontechiari e da tenere sotto controllo a Ferentino. Tutte le stazioni, in buona sostanza, hanno fatto registrare superamenti anche nel mese di febbraio anche se in numero decisamente minori del “disastroso” gennaio.

Figura 1 – Superamenti limite PM10

pm10.png

Relativamente alla media bimestrale il quadro appare ancora critico ma, come accennato sopra, in miglioramento rispetto al primo mese dell’anno con diminuzioni della media per tutte le stazioni analizzate. Nel grafico 2 viene rappresentato con lo stesso criterio il limite annuale (rettangolo rosso) e la concentrazione media per il bimestre registrata nelle varie stazioni (rettangolo blu). Il limite attualmente appare ben al di sopra del consentito a Ceccano e a Frosinone Scalo, superiore anche ad Alatri e Cassino mentre per Frosinone via Mazzini si passa dal valore sopra limite di gennaio al valore leggermente sotto il consentito per il bimestre gennaio/febbraio con analogo discorso per Ferentino che passa da un valore prossimo al consentito ad un valore bimestrale inferiore ai limiti di legge. La diminuzione della media è notevole per Ceccano (da 81 a 64) e Frosinone Scalo (da 79 a 63) come si può apprezzare in figura 3.

 Figura 2 – Concentrazione bimestrale PM10

pm10 concentrazione.png

Figura 3 – Variazione concentrazione PM10

pm10 variazione concentrazione

Le particelle sottilissime – PM2.5

Anche questo inquinante ha fatto registrare nel bimestre appena trascorso concentrazioni allarmanti, ma comunque in miglioramento rispetto a gennaio: in due delle tre stazioni per le quali è reso noto il dato si è ancora oltre la concentrazione fissata dalla norma mentre per la terza (Fontechiari), che in gennaio aveva fatto registrare un valore appena al di sotto del massimo consentito, al momento non è disponibile il dato aggiornato. La media è comunque diminuita in modo considerevole sia a Cassino (da 54 a 41) che a Frosinone via Mazzini (da 40 a 29) come si può evincere dalla figura 5

Figura 4 – Concentrazione bimestrale PM2.5

pm2.5

Figura 5 – Variazione concentrazione PM2.5

pm2.5 variazione concentrazione

Inquinanti che continuano a destare moderata preoccupazione

Biossido di azoto

Mentre il risultato si conferma ottimo relativamente al numero dei superamenti, la concentrazione media bimestrale risulta ancora superiore alla norma in 3 stazioni (Anagni, Cassino e Frosinone scalo) ed al limite in 2 (Alatri e Ceccano). A Frosinone via Mazzini si passa invece da un valore prossimo al limite in gennaio ad una media decisamente sotto il valore massimo consentito nel bimestre appena trascorso. Come per il particolato, anche per questo inquinante sono state registrate diminuzioni delle medie per l’intero periodo in tutte le stazioni

Figura 6 – Concentrazione  bimestrale biossido di azoto

biossidoazoto concentrazione

Figura 7 – Variazione concentrazione biossido di azoto

biossidoazoto variazione concentrazione

Figura 8 – Superamenti biossido di azoto

biossidoazoto superamenti

Inquinanti che al momento continuano a non destare preoccupazione

Benzene

Il dato è noto per la sola stazione di Frosinone Scalo ed al momento la concentrazione è entro i limiti di legge e con diminuzione rispetto al valore registrato nel mese di gennaio

Figura 9 – Concentrazione benzene

benzene concentrazione

Figura 10 – Variazione concentrazione benzene

benzene variazione concentrazione

Ozono, ossido di carbonio, biossido di zolfo

Il dato per l’ozono è noto per due stazioni (Fontechiari e Frosinone via Mazzini), quello per l’ossido di carbonio per 4 stazioni (Alatri, Ferentino, Frosinone scalo e via Mazzini) e quello per il biossido di zolfo per due stazioni (Cassino e Frosinone via Mazzini): in nessun caso sono stati registrati superamenti dei limiti normativi confermando quanto registrato in gennaio.

Conclusioni

La situazione permane su livelli preoccupanti soprattutto per quanto riguarda le concentrazioni del particolato e segnatamente per i valori di picco (superamenti giornalieri) il cui numero massimo annuale appare quasi già raggiunto dopo appena due mesi sia a Ceccano che a Frosinone Scalo, mentre le medie del bimestre sono risultate in diminuzione per tutti gli inquinanti e per tutte le stazioni considerate

Riccardo Viselli

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