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Il giardino Aromari

PONTE-ROMANO

Acquedotto medioevale con i resti del ponte romano

Aromari è un giardino degli aromi che il circolo Lamasena cura a Casamari1 di Veroli2. Esso si trova nel suggestivo spazio verde attraversato dall’acquedotto medioevale e in prossimità dei resti dell’antico ponte romano3.

Lo spazio verde è un luogo che l’associazione Lamasena ha in affido per costruirvi una dimensione naturalistica e culturale su cui cerca di far convergere l’antica sapienza sulle erbe tramandata dai monaci cistercensi dell’abbazia4 i quali hanno, tuttora, una vivida tradizione erboristica. Sarà bene ricordare che all’interno della farmacia dell’abbazia c’è un erbarium botanicum o hortus botanicus risalente al 1760.

Il giardino Aromari5 (Aro-mi a Casa-mari), evoca nel suo nome il presagio di cui esso si farà portatore. Gli aromi stimolano l’attività psichica e soprattutto risvegliano i ricordi, alleviano lo stress e producono benessere. Perciò è bene creare a Casamari, ri-pensando all’orto dei semplici, un luogo “magico” ove si organizzano percorsi di erbe aromatiche recuperando, innanzitutto, le aromatiche presenti nel territorio: elicriso, ruta, serpillo, timo, nepetella, menta, santolina ecc. Inoltre, qui trovano dimora le piante autoctone come: il ginepro ossicedro, il maggiociondolo comune, la ginestra dei carbonai, la rosa selvatica comune, il sorbo degli uccellatori, il biancospino comune, il pruno selvatico, il corbezzolo, ecc..

QRCODEPer ogni specie botanica, che sarà piantumata nel giardino, c’è una pagina web sulle sue proprietà. Su ogni etichetta, recante il nome della pianta e posizionata al suo fianco, apporremo il QR Code (Quick Response Code) della sua pagina web in modo che il generico visitatore, collegandosi alla pagina, possa leggerne le sue caratteristiche.

Con tale progetto si da la possibilità ai giovani di individuare il benefico effetto delle erbe, di conoscerle ed utilizzarle in modo adeguato. Successivamente, all’interno dell’Aromari ed in relazione ai percorsi aromatici, potranno essere organizzate visite guidate ed esposizioni.

Riferimenti
[1] Casamari deriva da – Casa Marii casa di Caio Mario. Casamari trae il suo nome dall’antico “Cereatae“. Plutarco, nelle Vite, riporta che “[Caio Mario] trascorreva il tempo nel villaggio di Cereate, nel territorio di Arpino…”; Strabone, geografo greco, nomina il villaggio di Cereate nella descrizione del territorio adiacente al fiume Liri; infine Frontino, storico latino del I secolo d.C., riferisce che “…la famiglia di Caio Mario risiedeva nel municipio di Cereate…”. Ulteriori informazioni sono reperibili su: http://www.abbaziadicasamari.it/
[2] Veroli è una città piena di storia e tradizioni. Tra le tante bellezze ivi esistenti è particolarmente significativo ricordare che a Veroli c’è la prima biblioteca ad uso pubblico in tutto il Lazio meridionale dedicata a Vittorio Giovardi (nato a Veroli nel 1699), il quale donò la sua personale raccolta di libri alla sua città natale.
[3] Il ponte romano risale al I sec. a.C. fu distrutto dai tedeschi in ritirata nel 1944. Del ponte, restano le due spalle laterali
[4] L’edificazione dell’abbazia di Casamari si attesta tra il 1005 e il 1036.
[5] Nello sviluppo dell’idea del giardino Aromari hanno collaborato la poetessa Franca Battista e il botanico Bruno Pedriglia

Ci prendiamo cura di un’area verde nei pressi dell’abbazia di Casamari.

DSC_000208/06/2015 – A Casamari, ci stiamo prendendo cura di un giardino,  adiacente  all’abbazia cistercense,  che  costituisce l’area di ristoro per i pellegrini e turisti che visitano la stupenda abbazia.

Casamari é un luogo centrale e suggestivo per tutta la Ciociaria e ne rappresenta l’espressione più significativa. Per capire il valore di questo luogo, bisogna innamorarsi degli archi dell’acquedotto medievale che attraversa tutto il  giardino.  Sostare sotto gli archi e catturarne la bellezza. Riconoscere nei blocchi ammonticchiati,  nella parte frontale del giardino,  ciò che resta dell’antico ponte romano sul torrente Amaseno, risalente al I secolo a. C.  Restare meravigliati dell’hortus botanicus del 1760 visibile nella farmacia dell’abbazia. Soffermarsi all’interno della Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Casamari con i suoi ottantamila volumi. Scoprire il passato della terra ciociara nel museo archeologico con reperti dell’epoca romana provenienti – principalmente – dall’antica Casa Marii, casa di Caio Mario che qui ha avuto i natali.

L’associazione Lamasena nel prendersi cura dell’area verde vuole contribuire concretamente a difendere ed esaltare la bellezza di questo luogo per rilanciarne il racconto e le suggestioni. Ciò diventa un progetto ambientalista e culturale insieme. Esso ha, infatti, tutti gli elementi che concorrono a legare le diverse finalità dell’associazione che si incentrano, principalmente, sul recupero e la cura delle aree in prossimità del torrente Amaseno e, inoltre,  creare eventi intorno alle bellezze archeologiche e naturalistiche che vivono intorno alle aeree di golena del corso d’acqua.

La galleria fotografica sottostante, documenta le attività di giardinaggio, svolte dai volontari dell’associazione,  nell’area verde il giorno 5 giugno scorso.